SANREMO 2017

PRIME TIME 2017, RAI UNO

“E’ un piccolo oggetto di carta lo spunto per la scenografia di quest’anno:
un semplicissimo pop up realizzato con un cartoncino ed una fustella. Da questo oggetto nasce l’idea per la nuova scena di Sanremo 2017: una linea continua, un segno progettuale che vuole trasformare il teatro Ariston in una suggestiva MUSIC-HALL, un segno planimetrico che abbia l’intento di dare un continuum progettuale tra palco e platea, tra fronte scena e controcampo e che offra una lettura cubista, evidenziata quindi da una tridimensionalità che permetta allo spazio rappresentato di essere osservato da molteplici punti di vista: l’idea e’ quella di rappresentare lo spazio scenico come un grande pop up, visto da angolazioni diverse, che si trasforma in un gioco progettuale del tutto originale dove la scenografia si unisce alla grafica ed alla tecnologia.
Il progetto e’ caratterizzato da scomposizioni e ricomposizioni dell’oggetto, rompendo l’unicità del punto di vista. La risoluzione dell’immagine appare con la trama di angoli e piani prospettici incrociati. La percezione come in un quadro cubista cambia, non si limita ad uno sguardo, ma implica l’indagine approfondita sulla struttura delle cose e sul loro funzionamento. Tutti i manufatti scenografici siano di ferro, di stoffa, di tecnologia, si frammentano, si comprimono, si estendono sempre da un unico elemento che e’ la lamella che forma il pop up. Questi movimenti ideali trovano la consacrazione nel movimento reale della parte centrale, la scala.

Lo spazio scenico del palco si apre: da una parte abbracciando il pubblico del teatro, dall’altro avvolgendo gli artisti che si esibiranno sul palco facendoli sentire al centro di uno spazio fisico che li circonda.
Al centro del fronte della scena si consacra improvvisamente e spettacolarmente il POP UP tecnologico: l’andamento armonico delle lamelle nelle parti laterali, in sincronia con quelle centrali, formeranno una scala motorizzata. Venti sono i motori elettromeccanici che permetteranno alla scala, sia dei movimenti sincronizzati, sia delle varianti rispetto alle molteplici forme che si succederanno, dando insieme al sipario Kinetic, che scenderà dall’alto, più di venti conformazioni scenografiche. I due laterali orchestra, messa quest’anno su tre diversi piani, sulle parti laterali di ingresso del palco, saranno dei simbolici petali concavi che racchiuderanno il palco, formando un gioco strutturale scenografico: intimo, -avvolgente rispetto al palco-, aperto,- coinvolgente rispetto al resto della sala- . Questo doppio senso centrifugo e centripeto sarà una caratteristica specifica della scenografia di quest’anno. Dietro il POP UP tecnologico e dietro al suggestivo sipario Kinetic, che scenderà alla velocità di 1m/sec, ci sarà un maestoso ledwall di ultimissima generazione che si aprirà, permettendo agli ospiti di scendere la scala; con l’apertura motorizzata del ledwall, si scoprirà un ennesimo manufatto scenografico: una “scatola magica” prospettico/tecnologica di “Borrominiana” memoria.

Tutte queste innovazioni tecnologiche, come mia consuetudine, non trascureranno gli aspetti tecnici e funzionali televisivi; mettendo in evidenza quello che secondo me deve essere un dogma per quella che può ritenersi una scenografia moderna, dove lo studio dell’immagine finale, dovrà integrarsi e supportare, attraverso le proiezioni mappate con la grafica, la fotografia e la regia.
Con quest’anno finisce un trittico scenografico, 2015/2016/2017, in cui si e’ voluto mettere in evidenza l’aspetto progettuale, tecnologico, scenografico, coniugato ad una simbologia artistica legata ai fiori, presenti sia a livello subliminale nelle conformazioni scenografiche, sia a livello visivo con la grafica dei piazzati scenici di base.
Personalmente il nuovo linguaggio della comunicazione, credo porti ad un cambiamento della figura dello scenografo, almeno per come interpreto la progettazione scenografica, lo scenografo e’ sempre più un Art Director dell’immagine. SI permette infatti, con le mappature sulla scena, alle colorimetrie ed alla luce, di arrivare con precisione, dove la fotografia non può arrivare.
Il grande lavoro di ricerca grafica progettuale rispetto a mappature sincronizzate con le motorizzazioni e la ricerca continua di un nuovo linguaggio nel contesto del prodotto televisivo, si ritroveranno nella scena del 67* Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2017.”

SANREMO 7/11 febbraio 2017

Riccardo Bocchini